Niente Tourist Trophy 2024 per Lee Johnston

Niente Tourist Trophy 2024 per Lee Johnston
Antonio Privitera
  • di Antonio Privitera
Il recupero della gamba rotta in allenamento è meno rapido del previsto; per il pilota nordirlandese un - temporaneo - ripiego come telecronista con Radio TT
  • Antonio Privitera
  • di Antonio Privitera
14 maggio 2024

Sembra quasi un incantesimo malefico: il vincitore del Tourist Trophy 2019 nella classe Supersport, Lee Johnston, non prenderà parte per la seconda volta consecutiva al TT: dopo il forfait del 2023 dovuto a uno spaventoso incidente alla North West 200 - dove si temette per la sua vita - una caduta durante un allenamento ad Almeria forza il pilota nordirlandese a saltare anche il TT 2024.

La gamba infortunata, infatti, non sta guarendo nei tempi necessari per essere dichiarato "fit" per correre sul Mountain con il  Team Ashcourt Racing team in Superbike, Supersport, Superstock e Supertwin: per lui si profila, almeno per quest'anno, un TT da telecronista con Radio TT. Ma, da bravo road racer, non molla: "Sono assolutamente devastato di non partecipare al TT per il secondo anno. Gli ultimi 12 mesi sono stati senza dubbio i più difficili della mia carriera agonistica, ma il supporto della mia squadra, della mia famiglia e dei tifosi è stato incredibile. Ho lavorato con medici e fisioterapisti straordinari dopo l’incidente e ho fatto tutto il possibile per rendere la gamba abbastanza forte per correre al TT, ma non è così. Vado al TT perché voglio vincere e, di questi tempi, tutto deve essere perfetto per salire sul podio, compresa la forma fisica”, aggiungendo che “È un altro duro colpo sia per me che per la squadra, ma sono stati fantastici e ora ho il tempo per riportarmi al 100%”.

 

La gamba infortunata, infatti, non sta guarendo nei tempi necessari per essere dichiarato "fit" per correre sul Mountain con il Team Ashcourt Racing team in Superbike, Supersport, Superstock e Supertwin: per lui si profila, almeno per quest'anno, un TT da telecronista con Radio TT. Ma, da bravo road racer, non molla: "Sono assolutamente devastato di non partecipare al TT per il secondo anno. Gli ultimi 12 mesi sono stati senza dubbio i più difficili della mia carriera agonistica, ma il supporto della mia squadra, della mia famiglia e dei tifosi è stato incredibile. Ho lavorato con medici e fisioterapisti straordinari dopo l’incidente e ho fatto tutto il possibile per rendere la gamba abbastanza forte per correre al TT, ma non è così. Vado al TT perché voglio vincere e, di questi tempi, tutto deve essere perfetto per salire sul podio, compresa la forma fisica”, aggiungendo che “È un altro duro colpo sia per me che per la squadra, ma sono stati fantastici e ora ho il tempo per riportarmi al 100%

 

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