e_mob 2019. Il festival della mobilità. Futuro e stato dell'arte

e_mob 2019. Il festival della mobilità. Futuro e stato dell'arte
Marco Berti Quattrini
Le idee e le good practice per un futuro della mobilità davvero sostenibile. Report e aggiornamenti dalla prima giornata di incontri
26 settembre 2019

Inizia con una passerella di autorità la terza edizione dell'emobility festival a Milano. Al microfono, nella prima di tre giornate in programma, si alterneranno Attilio Fontana (Presidente Regione Lombardia), Giuseppe Sala (Sindaco di Milano), Claudia Maria Terzi (Assessore Infrastrutture Trasporti reg. Lombardia), Marco Granelli (Assessore Comune di Milano), Irene Priolo (Assessore Comune di Torino) e altri rappresentanti delle istituzioni e del mondo dei trasporti e dell'energia. L'obiettivo della prima giornata è dipingere un quadro dello stato dell'arte della mobilità elettrica, fare un po' il punto su numeri e cifre e soprattutto condividere quelle le good practice e i migliori progetti per gli scenari futuri. 

"e_mob è un momento di riflessione per pensare a un futuro migliore e per cercare di realizzarlo" ha dichiarato Giancarlo Morandi Chairman Comitato Promotore Presidente di COBAT nel suo saluto di apertura. Dopo di lui ha preso la parola Marco Granelli Assessore Mobilità e Lavori Pubblici comune di Milano. "La mobilità elettrica - ha dichiarato - è una dei punti centrali per il futuro. La sfifa è quella di capire come istituzioni tecnologia e imprese possono mettere a disposizione dl cambiamento degli trumenti facili. I cittadini sono attenti al cambiamento ma deve essere accessibile e semplice per tutti. Momenti di confronto come e_mob sono determinanti per riflettere sulle politiche da mettere in campo".

Massimo Ferlini Presidente FORMAPER azienda speciale Camera di Commercio Milano Monza Brianza Lodi: "e_mob lavora per creare le condizioni di uno sviluppo della mobilità elettrica non per imporre regole. Dobbiamo portare avanti un concetto nuovo di come ci muoveremo nelle città. La politica per l'ambiente è  una politica di sistema che deve essere condivisa da tutti, dalle amministrazioni alle aziende. A Milano sono circa 8.000 le aziende green, un'impresa su 5 in Italia è in Lombardia e il contributo lombardo al totale dell'economia green  è pari al 30%. Noi ci siamo impegnati individuare nuove figure professionali ".

Claudia Maria Terzi, Ass. Infrastrutture, trasporti e mobilità sostenibile della Regione Lombardia: "La mobilità elettrica è una realtà concreta, il parco di auto elettriche in Lombardia è pari a circa l'1%. Un risultato importante e di svolta raggiunto anche grazie alle politiche d'incentivazioni messe in opera a tutti i livelli, da quelle regionali a quelle locali. Eventi come quelli di oggi sono fondamentali per superare quei limiti che ormai sono solo psicologici e non più tecnologici".

 

Dopo i saluti delle istituzioni inizia la tavola rotonda dedicata alla presentazione dei risultati dei questionari distribuito ai Comuni aderenti alla Carta Metropolitana.

Le attività messe in campo dalle amministrazioni per favorire la mobilità sostenibile si sono concentrate principalmente sull'istallazione di colonnine di ricarica, sulla realizzazione di ciclabili, sull'incentivazione dello sharing e sull'acquisto di veicoli elettrici per la PA. I numeri sono ancora bassi su tutti i fronti però: il numero di colonnine di ricarica per esempio nel 34% dei Cumuni intervistati rientra nella facia 1-5. Per quanto riguarda lo sharing il 59% degli intervistati ha attivato almeno un servizio sul territorio. L'azione più gettonata riguarda il bike sharing  seguito dal car sharing. Gli aspetti individuati come principalmente critici sono: la percezione di tempi di ricarica, la mancanza di colonnine e il costo dei mezzi. 

 

Sul tema dell'infrastrutturazione per sostenere lo sviluppo della rete di ricarica espone Alberto Piglia A.D. Head of e-Mobility ENEL X. "Abbiamo iniziato due anni fa a lavorare e stiamo adeguando le infrastrutture alle esigenze della mobilità del futuro. Ci sono ancora tante difficoltà di istallazione. C'è un'evoluzione, c'è bisogno di più stazioni di ricarica e la differenziazione dei tipi di ricarica. In città vanno bene stazioni di ricarica lenta ma sul territorio servono colonnine fast e ultra fast, questo è anche quello che ci chiedono le case produttrici di automobili. Per farlo è necessaria anche una collaborazione politica perché sono problematiche tecniche che vanno affrontate oggi perché tra un anno potrebbe essere tardi".

Paolo Meneghini Presidente e A.D. A2A Energy Solutions: "Anche noi siamo impegnati sul tema della mobilità elettrica, in Lombardia abbiamo circa 500 punti di ricarica. Chi compra un'auto elettrica deve avere la ragionevole tranquillità di poter ricaricare la propria auto. Per questo abbiamo creato un network di infrastrutture sia a 22 che a 50 kW. E' una base importante ma non sufficiente, bisogna spingere sulla ricarica privata e soprattutto aziendale. Solo la diffusione di queste infrastrutture permetterà la crescita della mobilità elettrica".

Tommaso Maria Galassi Direttore Mercato PMI Edison: " Siamo convinti che la mobilità elettrica sia destinata e debba essere alimentata esclusivamente da energia green". 

Roberto Di Stefano Head of e-Mobility Emea region FCA Italy: "Noi inizieremo a distribuire prima i veicoli ibridi ai veicoli a zero emissioni. Stiamo tentando di dare a tutte le tipologie di clienti una risposta tecnica e tecnologica. Servono una serie di servizi di supporto quotidiano, offriremo sempre di più una mobilità a tutto tondo più che un veicolo puro".
 

Federico Brivio Director Electrification Customer Projects Bosch individua i trend del settore automotive più in generale. "La sfida dell'elettromobilità richiede la collaborazione di tante persone, proprio come oggi. I trend come abbiamo visto vedono una crescita di veicoli elettrici nelle ZTL che va di pari passo con lo sharing. Poi cambia anche la percezione del cliente finale che vuole il prodoto elettrico.
Le sfide del prossimo futuro riguarderanno la connettività proprio per gestire i mezzi elettrici. I nuovi player sono un altro trend da seguire, non hanno esperienza nella costruzione di veicoli quindi sta a Bosch fornire una specie di piattaforma su cui adattare le loro esigenze. I tempi di produzione in questo mercato sono essenziali".

Arrigo Giana Direttore generale ATM: "ATM gestisce il servizio già al 70% in elettrico. Nei prossimi anni puntiamo al 100% e per farlo abbiamo investito 1,5 miliardi nei prossimi 15 anni. Già da oggi abbiamo 27 bus elettrici e abbiamo già percorso un milione di km a zero emissioni. Abbiamo già acquistato 250 bus di cui 40 arriveranno nel 2020 oltre a 80 tram di cui 30 entreranno in servizio l'anno prossimo. Quando parliamo di elettrico per noi s'intende green visto che ATM acquista solo energia proveniente da fonti rinnovabili". 

Andrea Valente General Manager Free2Move Italia: "Quest'anno saranno targate lo 0,5% in Norvegia le nuove immatricolazioni elettriche raggiungono il 50% del totale. Le grandi case automobilistiche sono pronte, le nuove generazioni di auto elettriche hanno un'autonomia di 350-450 km e i prodotti stanno arrivando sul mercato".

Maria La Pietra Assessore alla Mobilità di Torino: "Noi puntiamo sulla mobilità pubblica e ovviamente anche sull'elettrico privato. Noi abbiamo circa 400 colonnine di ricarica e a breve raddoppieremo, introducendo anche la sosta residenziale con ricarica. Noi poi puntiamo sul MASC che vedrà la condivisione tra più utenti di veicoli elettrici. L'innovazione vera arriva  secondo noi dalla micromobilità che fa capire al cittadino che esiste la mobilità elettrica. Sarà una nuova ventata di utenti elettrici".

Irene Priolo Assessore Comune di Bologna: "La micromobilità va gestita e normata e pone il tema dello spazio pubblico che viene condiviso da ciclisti, pedoni, automobilisti. Quindi dobbiamo capire come riorganizzare gli spazi delle nostre città. Noi abbiamo 39 milioni di veicoli in Italia, dobbiamo puntare sul trasporto pubblico. La mobilità sostenibile è una grande occasione per ridisegnare le nostre città".

La mattinata si chiude con le conclusioni di Stefano Besseghini Presidente ARERA.

Il Futuro della Mobilità Elettrica

Il pomeriggio della prima giornata di e_mob è dedicata a descrivere lo stato della mobilità, ad iniziare dall'impatto che i trasporti hanno su inquinamento e cambiamento climatico

Il responsabile del cambiamento climatico è da imputare alle emissioni di CO2 che in Europa è prodotto per il 22,9% dai trasporti su gomma. Le fonti d'inquinamento invece sono principalmente riconosciute nelle polveri medie e sottili (PM10 e PM2,5) e nel biossido d'Azoto. I trasporti su strada contribuiscono per il 10% alle PM10 e per l'11% alle PM2,5. Di queste circa la metà è dovuta alle emissioni  nel motore, il resto è dovuto all'usura deipneumatici e dei freni. Biossidi d'azoto 39% soprattutto le auto diesel prima dell'Euro4.
 

 

Gabriella Favuzza, Renault: "Dieci anni fa, quando abbiamo presentato la nostra proposta di investimento sull'elettrico, ci hanno definiti audaci quando non folli. In realtà avevamo intuito quanto la mobilità elettrica sarebbe stata la sfida più grande del settore auto. Da un punto di vista tecnologico l'auto elettrica è una realtà. L'auto diventa moderna e connessa pianificando percorso e ricariche. E in più i veicoli elettrici si stanno anche rivelando come un mezzo di transizione del sistema di produzione energetico passando allo zero emissioni al 100% partendo proprio da fonti rinnovabili. Non è quindi una rivoluzione tecnologica, ma un profondo cambiamento a 360° nella mobilità".

Fabrizio Molina, Agens Confindustria: "Siamo dentro a un processo rivoluzionario che cambierà il paradigma. Dobbiamo fare cose concrete, ma all'interno di una visione. Per quello che riguarda il trasporto pubblico locale c'è bisogno di misurare la propria capacità di recepimento dell'innovazione. Dobbiamo chiedere politiche del trasporto non solo a livello locale ma a livello nazionale". 

Michele Moretti, ANCMA: "alcune scelte politiche incidono pesantemente sul mercato e di conseguenza sul pubblico e sulla produzione. Gli incentivi ecobonus sul mercato delle due ruote hanno fatto registrare un incremento del 93% sui motociclii e del 160% sui ciclomotori. Essendo numeri piccoli abbiamo cercato se ci sono stati altri fattori e confrontando il trend già dal 2018 sul 2017 la crescita era già in atto e sulle moto questa misura ha avuto un effetto limitato mentre è stato positivo nel settore dei ciclomotori. 
Un secondo esempio del potere delle decisioni politiche sul mercato e sulla mobilità riguarda i dazi imposti dall'Europa sulle eBike cinesi. Il primo effetto è stato un calo dell'import del 66%. L'effetto di queste misure ha avuto immediato impatto anche sulla produzione industriale". 

 

Ansia da ricarica

La ricarica uno dei punti critici e l'ansia da ricarica è un forte deterrente all'acquisto. Sul tema interviene Luigi Ottaiano ENEL X: "In Italia siamo più aventi del necessario per il numero dei veicoli che circolano. Noi abbiamo deciso che senza punti di ricarica non si può avere uno sviluppo della mobilità elettrica. Entro il 2022 avremo 28.000 punti di ricarica. Ad oggi abbiamo circa 8.000 punti di ricarica Enel X. La rete c'è e la copertura c'è. Finalmente cominciano anche a crescere le potenze e di pari passo diminuiscono i tempi di ricarica. Accanto a potenze di 22kW comincia ad affacciarsi il 50kW (già istallate 200) e le cosiddette ultra fast a 350kW (2 già installate). Con questi livelli si può caricare una batteria in 10-15 minuti. Noi utilizziamo sono energie prodotte da fonti 100% rinnovabili".

Riccardo Fornaro A2A ENERGY SOLUTIONS: "Immaginare il futuro è difficile e l’auto sarà solo uno dei mezzi in circolazione. Noi come A2A crediamo nell’elettrico da 2010 e oggi abbiamo 500 colonnine di ricarica (solo in Lombardia) alimentate da fonti rinnovabili".